Un’occasione per imitare il Signore

Omelia nella Messa di ringraziamento per gli operatori sanitari
13-03-2021
  1. Il contesto nel quale stiamo celebrando questa liturgia eucaristica è la Giornata Mondiale del Malato. La situazione sanitaria generale ci ha sconsigliato di celebrarla, quest’anno, in una struttura ospedaliera e nelle forme consuete. Abbiamo pensato, allora, di dedicarla in forma più diretta agli operatori sanitari sia per esprimere loro la nostra gratitudine, sia per invocare sul loro impegno la benedizione e l’aiuto del Signore.

Nel suo Messaggio per questa ricorrenza, infatti, il Papa ricordava che «la pandemia ha messo in risalto anche la dedizione e la generosità di operatori sanitari, volontari, lavoratori e lavoratrici, sacerdoti, religiosi e religiose, che con professionalità, abnegazione, senso di responsabilità e amore per il prossimo hanno aiutato, curato, confortato e servito tanti malati e i loro familiari». È il motivo per il quale siamo qui, insieme, stamane.

Questa pandemia – è stato detto – sembra davvero rimanere nella nostra storia come uno spartiacque. Forse neppure l’esperienza delle due guerre mondiali nel secolo scorso ha avuto l’effetto tanto radicale da mutare le consuetudini di vita delle persone. Quale sarà l’effetto? Come saranno, da grandi, i figli della generazione del lockdown? I nostri ragazzi che ormai da due anni non vivono le abituali loro relazioni scolastiche? I giovani, che si sentono tarpati nelle loro forme abituali di riposo, di svago? E noi adulti e più avanti negli anni, che avvertiamo le limitazioni in modo diverso da loro e, tuttavia, ne siamo ugualmente amareggiati, scoraggiati?