Seconda Domenica di Pasqua e rito della deposizione della veste bianca dei neofiti – Albano, Basilica Cattedrale San Pancrazio

27-04-2025

Una settimana fa abbiamo celebrato solennemente nella nostra Basilica Cattedrale la Veglia di Pasqua, insieme a questi nostri fratelli e sorelle neofiti, che hanno ricevuto i sacramenti dell’Iniziazione cristiana. In quel momento non potevamo certo immaginare che il nostro amato Papa Francesco ci avrebbe lasciato nella mattina del Lunedì di Pasqua. Così ci troviamo, questa sera, con questo sentimento di perdita e di dispiacere, che però non oscura la gioia della Pasqua che anche questa liturgia ci chiama a vivere.

La Provvidenza ha voluto, infatti, che Dio Padre chiamasse a sé il suo fedele servo, il nostro amato Papa Francesco, proprio nell’Ottava di Pasqua, cioè in quella settimana che la liturgia considera come l’unico grande giorno di Pasqua che si estende fino a questa domenica. Cosa celebriamo nella Pasqua? Celebriamo il mistero della morte e risurrezione, il passaggio dalla sofferenza alla gloria, dalla croce alla luce del nostro Signore Gesù Cristo. Nella Pasqua si intrecciano la morte e la vita, la sofferenza e il riscatto non solo del Signore Gesù, ma di tutti coloro, che grazie al battesimo, sono a lui associati, come lo era per il battesimo e per il suo ministero anche Papa Francesco che ora vive al cospetto di Dio. Anche a noi allora, il Signore dice come a san Giovanni nell’Apocalisse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo. Il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi» (Ap 1, 17-18).