Per tutta la nostra vita Cristo ci chiama

Omelia per l’ordinazione episcopale di Monsignor Vincenzo Viva - Albano Laziale
08-09-2021
  1. «Cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro» (2Tm 2,22): è l’esortazione paolina, carissimo Vincenzo, che Francesco ha voluto riprendere per te nella Bolla di nomina, che ti ha inviato ed è stata appena letta. È un elenco di virtù che l’Apostolo propone a chi riceve il mandato di guidare una comunità. Qui al primo posto c’è il senso della giustizia, che è la condizione cristiana nella quale ti ha posto la chiamata del Signore; c’è poi la forza della fede, che ti consentirà di rispondere all’iniziativa divina, sicché tu possa tradurla in opere sante e vivere nella pace, ossia nella Chiesa, alimentandone la comunione.

In un’altra lettera a queste medesime virtù l’apostolo aggiunge la pazienza e la mitezza (cf. 1Tm 6,11): virtù, queste, che più del pastore descrivono l’agnello e, in definitiva, Gesù. Si possa, dunque, dire di te ciò che Agostino diceva del Signore: «Sei il buon Pastore, tu che sei mite Agnello» (Serm. 138, 4: PL 38, 765). Sia la conformazione a Cristo il tuo impegno quotidiano, perché Egli ti sarà vicino anche nei momenti più difficili. A un nuovo Vescovo, così scriveva san Giuseppe da Copertino, tuo e un po’ anche mio conterraneo: «Sapendo che Gesù Cristo, appena nato, si manifestò alli pastori, tieni per cosa sicura che non mancherà di darti lume e forze necessarie» (al p. Bonaventura Clavero, eletto vescovo di Potenza, in G. Paresciani, San Giuseppe da Copertino (1603-1663) alla luce dei nuovi documenti, Donare Pace e Bene, Osimo 2009, 604).

Gesù, come leggiamo in 1Pt 2,25, è il «vescovo» delle nostre anime. Benedetto XVI commentando questo titolo diceva che Egli «è il prototipo di ogni ministero episcopale e sacerdotale. Essere vescovo, essere sacerdote significa in questa prospettiva: assumere la posizione di Cristo. Pensare, vedere ed agire a partire dalla sua posizione elevata. A partire da Lui essere a disposizione degli uomini, affinché trovino la vita» (Omelia del 29 giugno 2009).