Omelia nella prima domenica di quaresima, 13 marzo 2011

Ad competentes
13-03-2011

Abbiamo iniziato mercoledì scorso, con il rito delle Ceneri, il cammino del tempo quaresimale. È un percorso che ha come meta la celebrazione della Pasqua di Risurrezione ed è per questo che ci proponiamo di rivivere la grazia del Battesimo ' sacramento pasquale ' ben consapevoli dello stretto rapporto che lo congiunge alla Quaresima. Anche il Papa ha voluto ricordarcelo, nel suo Messaggio per quest'anno. Ha scritto così: «Da sempre ...  la Chiesa associa la Veglia Pasquale alla celebrazione del Battesimo: in questo Sacramento si realizza quel grande mistero per cui l'uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo Risorto e riceve lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti (cfr Rm 8,11). Questo dono gratuito deve essere sempre ravvivato in ciascuno di noi e la Quaresima ci offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa antica, come pure per i catecumeni d'oggi, è una scuola insostituibile di fede e di vita cristiana: davvero essi vivono il Battesimo come un atto decisivo per tutta la loro esistenza» (n. 1).

Il pensiero, allora, si rivolge subito anche a voi, carissimi Catecumeni, che durante questa Messa iscriverete il vostro nome, col quale sarete battezzati nella notte di Pasqua. Siete, perciò, «eletti», ossia chiamati e chiamati per nome. Lo farò per ciascuno di voi, fra poco. Voi oggi domandate uno stesso dono, quello del Battesimo; lo domandate non già singolarmente, uno ad uno, ma tutti insieme. Perciò nella Chiesa antica sareste stati denominati competentes, ossia coloro che «insieme domandano un medesimo dono».

Mentre, dunque, durante la Quaresima noi c'impegniamo a rivivere la grazia del Battesimo e a rinnovarne gli impegni, voi vi disponete a riceverlo, il Battesimo, e per questo insieme ringraziamo il Signore. Permettete, allora, che vi rilegga alcuni passaggi di un discorso, che milleseicento anni or sono Sant'Agostino rivolse a quelli che allora erano competentes come voi questa sera. Diceva: «Ecco, voi state per venire al sacro fonte; sarete lavati nel battesimo della salute, sarete rinnovati nel lavacro della rigenerazione; quando risalirete da quel lavacro, voi sarete senza alcun peccato. Tutto il passato che vi tormentava, lì sarà cancellato. I vostri peccati saranno come gli egiziani che inseguivano gli israeliti fino al Mar Rosso. Che significa: fino al Mar Rosso? Fino all'acqua consacrata dalla croce e dal sangue di Cristo... I vostri nemici sono i vostri peccati; essi v'inseguono, ma solo fino al mare. Quando vi entrerete dentro, voi ve ne libererete ed essi verranno distrutti; proprio come l'acqua sommerse gli egiziani... E che cosa disse la Scrittura? Non ne rimase neppure uno. Che tu abbia pochi peccati o molti peccati; peccati grandi o peccati piccoli, che vuoi che sia di fronte a: Non ne rimase neppure uno!» (Sermo 213,9: PL 38, 1064).

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