Moriamo volentieri per Gesù Cristo

Omelia nella solennità dei Ss. Martiri di Otranto, Basilica Cattedrale di Otranto
14-08-2021

Sono molto grato al vostro Arcivescovo Donato, per l’invito che mi ha rivolto a magnificare con voi il Signore nella lode dei Santi Martiri Idruntini. A lui sono legato da antica, profonda e fraterna amicizia anche per la comune origine nella Chiesa di Lecce. Mi unisco volentieri al suo saluto per voi tutti, a cominciare dai confratelli mons. Franco Coppola, arcivescovo Nunzio Apostolico in Messico, e mons. Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria, Chiesa per la quale nel 1998 fui eletto Vescovo e che sempre conservo nel cuore. Saluto con amicizia il presbiterio diocesano, i diaconi e i seminaristi. Sono onorato dalla presenza delle Autorità civili, militari e di polizia.

Torno qui, per la medesima circostanza, dopo vent’anni e, nel frattempo, i Beati Martiri sono stati canonizzati. Ricordo che per la sessione ordinaria dell’11 dicembre 2012 proprio io fui provvidenzialmente incaricato di esporre ai Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi la cosiddetta «ponenza» per l’approvazione del miracolo presentato in vista dell’auspicata canonizzazione. Il voto unanime dei padri fu approvato e fatto proprio da Benedetto XVI. Fu poi il suo successore, Francesco, a procedere il 12 maggio 2013 – VII domenica di Pasqua – al rito di canonizzazione. Al suo termine, quando il Prefetto della Congregazione, il Cardinale Angelo Amato, nostro illustre conterraneo, lo ringraziò e salutò secondo il rito, il Papa gli disse: «Ho canonizzato più martiri in una sola celebrazione, che tutti i miei predecessori insieme». Queste parole esprimevano il suo giubilo interiore!