La Chiesa della tenerezza in Papa Francesco

Convegno Nazionale su La teologia della tenerezza in Papa Francesco Assisi – Domus Pacis
15-09-2018

Prima entrare nel tema che mi è stato assegnato, sia consentito accennare a un testo conservato fra i Detti dei Padri del deserto; un brano che ci riporta a un momento molto singolare della vita della Chiesa, ossia alla fioritura di quella spiritualità monastica che si sviluppò nel III-IV secolo soprattutto in Egitto, Siria e Palestina; una tradizione che non è ignota a Bergoglio-Francesco. Quello che mi accingo a riferire è un detto riferito a Poemen, un padre del deserto del IV secolo, che fra tutti è il più citato in assoluto. Dice così:

Alcuni anziani si recarono dal padre Poemen e gli chiesero: «Se vediamo dei fratelli che sonnecchiano durante la liturgia, vuoi che li scuotiamo, perché rimangano alzati durante la veglia?». Ma egli disse loro: «Veramente, se io vedo un fratello che sonnecchia, metto la sua testa sulle mie ginocchia e lo lascio riposare».

Non è difficile cogliere nel Detto il grande senso di attenzione e tenerezza per il quale Poemen è segnalato fra i padri del deserto. La «tenerezza», di cui si parla, è qui il cuore della relazione del padre con il discepolo e vuol dire cura e attenzione per l’altro, connota riconoscimento e desiderio dell’Altro: una pratica che secondo i padri del deserto pone la persona davanti non a un «fatto», bensì a una «persona» che ha bisogno della cura, della tenerezza, della misericordia; una persona che necessita dell’epifania di quell’amore divino, che è più grande del cuore umano e delle sue regole di giustizia.