È Cristo il nostro ritorno al Padre

Omelia nel Mercoledì delle Ceneri 2021
17-02-2021

Inizia oggi un tempo tutto speciale nella vita del cristiano: il tempo della Quaresima, la cui durata di quaranta giorni vuole farci capire che si tratta di un tempo favorevole per la nostra esperienza d’incontro con Dio.
Per questo tempo la Liturgia fa ricorso all’immagine del cammino: lo chiama cammino di conversione e itinerario spirituale. Cerchiamo, allora, facendoci aiutare dalla Parola del Signore che abbiamo insieme ascoltato, di capire queste due espressioni.
Cammino di conversione, anzitutto, indica un’inversione di marcia, un mutamento di orizzonte, una nuova direzione dello sguardo e, perciò, un mutamento di mentalità e di modo d’agire. È quanto il Signore ci domanda con le parole del profeta Gioele: «Ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). Ossia non momentaneamente, non parzialmente, non soltanto a parole, ma di fatto e, poiché con la parola «cuore» la Bibbia intende l’intera persona e il luogo dove noi siamo a tu per tu con Dio, Egli ci domanda di tornare riprendendo il dialogo con Lui. E questo ci permette di comprendere un’altra cosa.
Il Dio che ci chiede di tornare a Lui, di muoverci verso di Lui, di convertirci a Lui è un Dio che è già «convertito» a noi: un Padre che non ha mai cessato di volerci bene, che rimane vicino a noi anche quando noi allontaniamo da Lui; un Padre che non ci ha mai ripudiati, né mai ha cessato di volerci bene. Ed è questa la grazia del ritorno: il suo amore irrevocabile per ciascuno di noi, che ci rende possibile il ritorno a Lui. Possiamo «convertirci» a Lui, perché Egli è sempre «convertito» a noi. Questo è grazia.