27-09-2015
1. Cosa possono dirci, cosa possono indicare a noi che, mentre celebriamo lanniversario della Dedicazione della nostra Cattedrale, diamo pure inizio ufficiale a un nuovo anno pastorale
quali indicazioni di cammino possono giungerci dalle due immagini ecclesiologiche, evocate dallApostolo nel brano ascoltato come seconda Lettura: «Voi siete il campo di Dio, ledificio di Dio» (1Cor 3, 9)?
Per quanto luna e laltra abbiano la loro base nella tradizione biblica e giudaica, le due immagini sono molto diverse fra loro. La prima, infatti, deriva dal mondo dellagricoltura e laltra da quello dellarchitettura e delledilizia. Ambedue, però, sono molto sviluppate nei testi del Nuovo Testamento e il Concilio Vaticano II ce ne ha lasciato unesposizione sintetica, sì ma molto efficace e anche completa.
Leggiamo dal capitolo primo della costituzione dogmatica Lumen gentium: «La Chiesa è il podere o campo di Dio (cfr 1Cor 3,9). In quel campo cresce lantico olivo, la cui santa radice sono stati i patriarchi e nel quale è avvenuta e avverrà la riconciliazione dei Giudei e delle Genti (cfr Rm 11,13-26). Essa è stata piantata dal celeste agricoltore come vigna scelta (Mt 21,33-43, par; cfr Is 5,1 ss). Cristo è la vera vite, che dà vita e fecondità ai tralci, cioè a noi, che per mezzo della Chiesa rimaniamo in lui, e senza di lui nulla possiamo fare (cfr Gv 15,1-5). Più spesso ancora la Chiesa è detta edificio di Dio (cfr 1Cor 3,9). Il Signore stesso si paragonò alla pietra che i costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la pietra angolare (Mt 21,42 par.). Sopra quel fondamento la Chiesa è costruita dagli apostoli (cfr. 1 Cor 3,11) e da esso riceve stabilità e coesione ».
Domandavo in principio: cosa può dirci tutto questo nella prospettiva di un nuovo anno pastorale? Penso che possiamo ricavarne almeno tre principi di azione o tre modalità di percorso.
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Per quanto luna e laltra abbiano la loro base nella tradizione biblica e giudaica, le due immagini sono molto diverse fra loro. La prima, infatti, deriva dal mondo dellagricoltura e laltra da quello dellarchitettura e delledilizia. Ambedue, però, sono molto sviluppate nei testi del Nuovo Testamento e il Concilio Vaticano II ce ne ha lasciato unesposizione sintetica, sì ma molto efficace e anche completa.
Leggiamo dal capitolo primo della costituzione dogmatica Lumen gentium: «La Chiesa è il podere o campo di Dio (cfr 1Cor 3,9). In quel campo cresce lantico olivo, la cui santa radice sono stati i patriarchi e nel quale è avvenuta e avverrà la riconciliazione dei Giudei e delle Genti (cfr Rm 11,13-26). Essa è stata piantata dal celeste agricoltore come vigna scelta (Mt 21,33-43, par; cfr Is 5,1 ss). Cristo è la vera vite, che dà vita e fecondità ai tralci, cioè a noi, che per mezzo della Chiesa rimaniamo in lui, e senza di lui nulla possiamo fare (cfr Gv 15,1-5). Più spesso ancora la Chiesa è detta edificio di Dio (cfr 1Cor 3,9). Il Signore stesso si paragonò alla pietra che i costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la pietra angolare (Mt 21,42 par.). Sopra quel fondamento la Chiesa è costruita dagli apostoli (cfr. 1 Cor 3,11) e da esso riceve stabilità e coesione ».
Domandavo in principio: cosa può dirci tutto questo nella prospettiva di un nuovo anno pastorale? Penso che possiamo ricavarne almeno tre principi di azione o tre modalità di percorso.
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