Lettera alle Sorelle di vita Consacrata nella Chiesa di Albano

Cristo nasce. Glorificatelo!

Cristo scende dai cieli: andategli incontro!

Cristo è sulla terra: levatevi in alto!

 

Desidero augurarvi la gioia del Natale con queste bellissime espressioni di San Gregorio Nazianzeno, che costituiscono l'esordio di un suo Discorso (Oraz. 38) in occasione della 'teofania', come nella tradizione dell'Oriente è pure chiamata la festa della Nascita del Signore. Permette, carissime Sorelle, che ve le commenti brevemente, quasi volendo insieme con voi gustare la grazia del Natale e così pure augurarvela.

Le tre brevissime frasi sono come un invito, anzi una chiamata ad accogliere il Signore. Egli è Cristo, cioè Colui che il Padre ci manda come Salvatore, come Liberatore. Natale è come Pasqua: festa della Luce, che sconfigge le tenebre. Per questo, nel Bambino deposto sulla greppia e avvolto in fasce, già amiamo Gesù sulla Croce e fasciato nei lini della sepoltura. Egli, però, è risorto e in Lui tutto è chiamato a rinnovarsi. Rinascere in Cristo. Ecco il mistero del Natale.

Glorificatelo: a Betlemme noi vediamo un infante, segnato dalla debolezza propria di ogni neonato. Glorificarlo, vuol dire, però, rendergli l'onore che deve essere reso a Dio. Nel Bimbo nato da Maria, allora, riconosciamo con fede sincera il Figlio di Dio.

...

“”

22-12-2009