27/09/2024 – A pochi giorni dall’inizio di ottobre, mese dedicato alle missioni, il vescovo Vincenzo Viva ha ricevuto venerdì 27 settembre presso la Curia vescovile il vescovo della diocesi sorella di Makeni, in Sierra Leone, monsignor Bob John Hassan Koroma, accompagnato dal vice cancelliere dell’Università Cattolica di Makeni, padre Joseph Alimamy Turay. Un’occasione preziosa di incontro e per rinnovare i sentimenti di vicinanza e amicizia nella preghiera e nel sostegno concreto.
«Sono molto felice di essere qui ad Albano – ha detto il vescovo Bob John Hassan Koroma – una diocesi molto vicina alla diocesi di Makeni, sin da quando il vescovo Bernini ha instaurato questa relazione, cresciuta sempre più nel corso degli anni. Esprimo la mia gratitudine ai vescovi, ai religiosi, alle religiose, ai missionari e ai sacerdoti per il supporto di questi anni: intendiamo continuare questo legame. La diocesi di Makeni è la più grande in Sierra Leone, nella parte nord del paese, che è in prevalenza musulmana. Molti sacerdoti hanno un background musulmano, me compreso, ma i rapporti sono ottimi, c’è rispetto e collaborazione. Anche nelle nostre scuole, cattoliche, ci sono molti studenti musulmani: sono istituti molto efficienti, anche per la vita morale, i valori e la diffusione del Vangelo».
Monsignor Koroma è il primo vescovo sierraleonese della diocesi di Makeni, nominato a febbraio del 2023 da papa Francesco: «La diocesi di Makeni – aggiunge il vescovo – è stabile, ci sono 45 sacerdoti locali, molti religiosi e missionari, Congregazioni maschili e femminili. Collaboriamo molto insieme, come espressione dell’universalità della Chiesa. C’è ancora molto da fare, nella evangelizzazione e nella catechesi. Per noi non è solo amministrazione di sacramenti, ma anche promuovere la dignità della persona umana: Gesù è venuto per dare una vita piena. È una parte importante del nostro cammino, della nostra visione, del nostro cammino, considerando il contesto in cui noi lavoriamo, caratterizzato da povertà di vario genere».
Un cammino che conta sul supporto della diocesi di Albano, del Centro missionario diocesano e delle suore delle Piccole discepole di Gesù: «Da molto molto tempo – dice il vescovo di Makeni – la Chiesa di Albano è stata coinvolta nella vita della nostra diocesi. Prima di tutto sostenendo la formazione dei nostri sacerdoti, e io stesso ne ho beneficiato. Abbiamo potuto prepararci per essere poi evangelizzatori nella nostra terra. Inoltre c’è stato supporto medico, con la costruzione dell’ospedale Holy Spirit, che si rivolge specialmente al nord della Sierra Leone, e anche con la costruzione di chiese scuole, di centri di formazione femminili, la realizzazione di una radio, e altro ancora».
E nel cammino di evangelizzazione è coinvolta anche l’Università Cattolica di Makeni, che conta circa 7000 iscritti, equamente divisi tra ragazzi e ragazze, impegnata anche nella crescita sociale e morale degli studenti: «Abbiamo facoltà – dice padre Joseph Alimamy Turay, vice cancelliere dell’ateneo – di Scienze politiche, legge, agraria, infermeria e altre: l’obiettivo dell’Università Cattolica è quello di formare la nuova classe dirigente, per rendere la nostra una società migliore. Anche qui c’è una bella relazione tra musulmani e cristiani».