06/01/2024 – Sabato 6 gennaio, nella solennità dell’Epifania del Signore, il vescovo Vincenzo Viva ha celebrato Messa presso la chiesa del Noviziato Salesiano di Castel Gandolfo. «Nella celebrazione dell’Epifania – ha detto Viva nella sua omelia – la liturgia in modo molto solenne ci mette di fronte a una grande verità: con l’incarnazione del Figlio di Dio nella storia, Dio stesso si è aperto a tutti gli uomini, di tutte le nazioni, di tutti i tempi. Gesù, cioè, ha portato una salvezza universale che abbraccia tutti».
E le letture proclamate, ha sottolineato il vescovo di Albano, indicano proprio la portata universale della salvezza: «La prima lettura – ha aggiunto Viva – è un brano di incoraggiamento per la comunità di Israele che tornava dall’esilio: Gerusalemme è vista come sposa e madre che raccoglie tutti i suoi figli e anche San Paolo nella lettera agli Efesini ci dà questa idea dell’apertura della salvezza a tutti i popoli. Cristo non è venuto solo per alcuni, ma per tutti: Lui non guarda alle differenze che noi uomini abbiamo creato, ma vuole incontrare veramente ogni uomo, non importa se semplice o povero come un pastore o intelligente e ricco come i Re Magi». Proprio su questi personaggi, che compaiono nei Vangeli, si è soffermata la riflessione di Viva: «Nella notte di Natale – ha detto il vescovo – Cristo si è rivelato ai semplici, ai pastori. Oggi, nell’Epifania, è il momento dell’intelligenza, della ricerca faticosa che arriva a Gesù e gli offre oro, incenso e mirra. Ci sono quelli che arrivano a Dio con semplicità e immediatezza, come i pastori, e quelli che arrivano a Dio dopo la riflessione, l’interpretazione dei segni, la consultazione di tutta la sapienza umana, come i Magi. Gesù viene per tutti noi e non dobbiamo essere noi a mettere paletti e steccati, pensando di legare Cristo solo a una categoria di persone. Noi misuriamo gli altri secondo la loro provenienza, il loro stato sociale: Dio non guarda queste differenze, viene per tutti, allarga le sue braccia per tutti, vuole essere accolto da tutti».
Infine, un’esortazione per vivere a pieno la propria fede alla luce di queste parole: «Ognuno – ha concluso Viva – prenda il suo posto davanti a Dio, risponda alla chiamata, lo cerchi così come ognuno è capace e si lasci abbracciare dal Bambino Gesù, da questa luce che illumina le coscienze, getta ponti tra gli uomini, apre l’intelletto alla verità, spinge il nostro cuore verso il bene».