I Piedi della Chiesa – 8 Settembre 2001

Carissimi fratelli ed amici
della Chiesa di Oria

1. Rilanciare la centralità della parrocchia e promuoverne la configurazione come stazione missionaria. E’ l’impegno, che vi ho chiesto il 5 gennaio scorso con l’annuncio della mia prima Visita Pastorale. Nella lettera Riprendiamo il cammino vi ho proposto di mettere la parrocchia al centro del rinnovamento della nostra azione pastorale. Vuol dire partire dalla comunità parrocchiale per progettare il futuro dell’azione pastorale nella nostra Chiesa diocesana, di cui è cellula qualificata ed estrema realizzazione. La proposta, secondo un agire ecclesiale che potremmo definire di tipo circolare, è quella di ripensare il nostro essere chiesa a partire dalla parrocchia, sì che essa sia, al tempo stesso, riflesso
e attuazione del nostro essere chiesa, “popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (cfr. Lumen Gentium, 4). Quest’inscindibile nesso è alla base del progetto parrocchia che, attraverso la Visita Pastorale, intendo insieme con voi promuovere e diffondere dall’interno delle stesse comunità cristiane. Il mio desiderio è che di questo progetto la Visita Pastorale sia lo strumento iniziale, privilegiato e più concreto d’attuazione. Non si potrà, dunque, ritenere esaurita la Visita Pastorale con la sua semplice effettuazione in ciascuna parrocchia. La si ridurrebbe ad una serie d’avvenimenti certamente utili per alcuni aspetti, ma slegati fra loro. Piuttosto che concludersi in sé, la Visita Pastorale deve necessariamente aprirsi all’intero e più ampio progetto parrocchia, che con questa Lettera mi propongo di delineare. Disponiamoci, dunque, ad un attento ascolto dello Spirito. Un respiro veramente ecclesiale animi tutti, per riportare la centralità della parrocchia nell’attività complessiva della Diocesi e per cogliere in concreto e, per così dire, dal vivo l’importanza di questo reciproco e stretto legame, che è e vuol essere insieme strategico e teologico.

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