È stato pubblicato dalla casa editrice diocesana Miter Thev il libro “Enchiridion Albanum 2 – Prassi amministrativa della Parrocchia”: il volume, atteso, raccoglie sinteticamente indicazioni e informazioni per una corretta amministrazione parrocchiale e che contiene una parte consistente (riscritta ex novo) riguardante la parrocchia nell’ordinamento tributario italiano. Tra le aggiunte fatte rispetto al primo libro “Prassi amministrativa della Parrocchia”, vi sono questioni attinenti la privacy e la pubblicazione di foto e filmati, alcune precisazioni rispetto alla manutenzione e all’utilizzo degli immobili, con particolare riferimento alla sicurezza e alla stesura del Documento di valutazione dei rischi, e un capitolo su “La nullità degli atti ex art. 18 della legge 222/1985”, per sottolineare che un atto amministrativo ha conseguenze non solo canoniche, ma anche civili. «Si tratta – spiega il vescovo Semeraro – di una edizione non solo nuova, ma anche ampliata. Utile, la “Prassi” si è mostrata, e continuerà ad esserlo, in quei momenti importanti e anche critici per la vita di una parrocchia. Essere padri spirituali è onorevole e meritevole non soltanto agli occhi di Dio, ma essere padri “sine adiecto” è ancora più meritevole e bello. L’uso dei beni temporali da parte di un ecclesiastico non è mai stata esente da problemi nella vita della Chiesa e per questo non sono mai mancate le opportune raccomandazioni. Modellata su quella del “pater familias”, la figura giuridica del buon padre di famiglia fu individuata nel diritto romano ed è passata nei codici civili moderni ed è rimasta pure nel codice di diritto canonico. Significa agire con benevolenza verso tutti, rispettando la loro diversità e peculiarità e, conseguentemente agendo pure con imparzialità, senza preferenza di persone. Significa, ancora, sorvegliare perché tutto proceda con ordine e nel verso giusto, usare grande accortezza nell’utilizzo delle risorse, nella conservazione e valorizzazione delle cose buone».