Si rinnova nei giorni dall’1 al 10 febbraio (con eccezione di domenica 5 febbraio) l’iniziativa suono del sirena, ad Albano Laziale, che accompagnerà il ricordo delle vittime dei bombardamenti degli Alleati che, nel 1944, sconvolsero e distrussero le città dei Castelli Romani. L’amministrazione comunale intende così ricordare quei drammatici momenti, attraverso il suono della sirena, triste e lugubre annuncio del “sordo sibilo” delle bombe: un modo simbolico per ricordare quanto accaduto e dedicare un pensiero alla memoria di coloro che persero la vita in quei giorni.
In particolare, in memoria delle vittime, e a ricordo della distruzione di alcuni dei più importanti edifici storici e religiosi della città, la sirena suonerà a mezzogiorno nei giorni 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8 e 9 febbraio e alle 9,15 alle 9,50 e alle 10,30 di venerdì 10 febbraio.
Proprio il 10 febbraio del 1944, tra le 9 e le 10 del mattino, gli alleati bombardarono in due ondate colpirono il Collegio di Propaganda Fide e Villa Barberini, in piena zona extra-territoriale, causando centinaia di vittime, tutti civili che avevano trovato rifugio sotto la protezione del Vaticano, nazione neutrale. In precedenza, il 30 gennaio, Genzano di Roma venne colpita dal primo bombardamento aereo delle forze alleate e due giorni dopo, il 1 febbraio, le bombe furono sganciate su Albano Laziale e Ariccia, mentre il 2 febbraio fu colpita Marino.