Quando la porta del nostro cuore è dischiusa allo stupore dell’incontro con Dio, la nostra vita, non solo acquista un senso, ma è colta da quella vibrazione interiore, che chiamiamo “gioia”, presente in noi in ogni situazione, qualunque sia la missione che Dio ci affida. Quando questa gioia alberga nel nostro cuore, la disponibilità per qualsiasi servizio è spontanea, anche quando ci sono momenti di fatica, perché, una volta superato l’ostacolo, tutto ritorna al suo posto e quell’esperienza di felicità niente e nessuno ce la potranno mai strappare. È così che noi avanziamo verso quel “Regno d’amore” di cui ci parla Gesù, chiamandoci a prenderne parte. L’impegno nel “far fruttificare i doni ricevuti” non è soltanto un modo per occupare il tempo, ma è già l’esperienza gioiosa di quello che ci attende e che vivremo in pienezza. La donna gioiosa, serena e luminosa che ci presenta il Libro dei Proverbi è l’immagine del cristiano che, con gioia e libertà, si pone al servizio di Dio e tutto attende dal suo Signore.