Iniziamo oggi la lettura della “grande apocalisse” descritta dall’evangelista Luca. Apocalisse non significa “disastro”, ma “rivelazione” di qualcosa di velato. Si intende sottolineare che non si sta andando verso “la fine”, ma verso “il fine”. Nel momento in cui il mondo vecchio si dissolve nasce quello nuovo. Quando chiuderemo i nostri occhi su questo mondo sarà un solo atto: quel chiuderli è in realtà aprirli alla Vita senza fine. Da quando il peccato è entrato nel mondo, l’uomo si lascia guidare e condizionare dalla paura della morte. Il punto però è che la morte vince nel momento in cui noi cerchiamo di salvarci a tutti i costi: è qui l’origine dell’egoismo e del male. Potremmo però dare una risposta diversa seguendo l’esempio di Gesù che si abbandona alla volontà del Padre con fiducia, grazie ad un atteggiamento di dono e di amore che ha in sé la forza della vita, la forza di vincere la morte. La morte è chiusura, isolamento, egoismo, tutto ciò che ci fa uscire da noi stessi è Vita, perché ci mette in relazione con gli altri: qui la nostra salvezza!