La ribellione del cuore
Quando ci ribelliamo al Signore siamo come il sordomuto del Vangelo: non ascoltiamo niente e nessuno e ci chiudiamo in noi stessi. In questa situazione costringiamo Dio ad abbandonarci alla durezza del nostro cuore, a lasciarci nella nostra insipienza.
Come un padre che vede il male che i suoi figli si fanno da se stessi, Egli vorrebbe far capire loro il rischio a cui vanno incontro. Il salmo sembra racchiudere il suo dolore e il suo desiderio: “Se il mio popolo mi ascoltasse! Se Israele camminasse per le mie vie! Subito interverrei in suo favore”.
Questo ci dice che in forza della nostra libertà possiamo legare le mani a Dio.Eppure, Dio, che al dire di san Francesco d’Assisi, è la nostra speranza, continua a credere che possiamo aprirci alla voce della sua Parola. In molti casi la salvezza viene proprio per opera della preghiera d’intercessione dei nostri fratelli e sorelle, che muovono il cuore di Dio e lo spingono ad intervenire in nostro favore aprendo il nostro cuore all’accoglienza della sua Parola.