«Li rimproverò per la loro durezza di cuore»
Questo Vangelo potrebbe sembrare contraddittorio in alcuni passi. Gesù rimprovera i discepoli per la loro durezza di cuore e poi subito dopo dice: “andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo”. Come ci si può fidare di gente così incredula e fragile? Quale profitto ne potrebbe ricavare la Chiesa nascente? Il Signore scommette sulla loro fragilità, li manda da poveri, da persone che hanno sperimentato la fatica del credere. Forse proprio questa è la loro carta vincente: la loro “incredulità”! Queste persone di buona logica e con i piedi ben poggiati a terra non avrebbero mai pensato a un annuncio così. Quel Gesù che era stato abbandonato da loro, crocifisso e morto su una croce, poi risorto, osa puntare sulla loro povertà. Ardiscescommettere su di loro perché la Chiesa inizi i suoi primi passi. Eccoci ben raffigurati nella nostra piccolezza, nel nostro impegno cristiano. Senza timore, anche noi siamo certi che nella nostra povertà si manifesta la forza di Dio.