Ancora, e con toni più espliciti, Gesù vuole consolare i suoi che, tra «un poco» non lo vedranno più. Sembra però che l’annuncio di questo momento, invece di rincuorarli, anticipi la tristezza nel loro cuore. Il Signore non nasconde loro la realtà, ma rilancia: «La vostra tristezza si cambierà in gioia»! Sarà il Consolatore a farli entrare in questa profonda verità.
Ogni opera di Dio richiede tempo, pazienza, come avviene in una gestazione. La gioia si apre, si fa disponibile al dolore e il dolore, accolto e portato, si trasforma in una gioia nuova, più grande e profonda che attraverso noi investe il mondo. È la Pasqua del Signore!