Sarà inaugurata martedì 9 Gennaio alle 18, a cura di Roberto Libera, direttore del Museo Diocesano di Albano e Lee Soomyoung, direttore dell’Istituto Culturale Coreano in Italia, la mostra “Luminosità millenaria ‘Nagion & Ottcil’ – Risplende sull’Italia. Arte della Lacca Coreana”, allestita nelle sale del Piano Nobile di Palazzo Lercari, sede del MuDi. Sarà presente alla cerimonia di apertura il curatore Choi Insun, direttore della Galleria dei Patrimoni Reali Coreani.
L’esposizione, costituita da 36 opere realizzate dai più illustri artigiani della Corea del Sud, è il risultato di un lavoro attento e minuzioso, eseguito da maestri riconosciuti dal governo coreano come Patrimonio nazionale intangibile. Le opere esposte al pubblico testimoniano e proseguono le orme dell’antica lavorazione della lacca e della madre perla. Il valore artistico dei manufatti è l’espressione della sintesi fra arte e tecnica, seguendo passaggi che richiedono tempi di attesa, profonda conoscenza e grande maestria nell’intarsio.
La mostra comprende opere realizzate con diversi procedimenti di laccatura che può avvenire su legno, su ceramica e su carta hanji. L’applicazione della madreperla sulla lacca avviene nella fase successiva. Il visitatore potrà ammirare la ricchezza dei motivi ornamentali applicati e intagliati fin nelle parti più sottili con meticolosità, precisione e antica professionalità. L’obiettivo del direttore Lee Soomyoung è far conoscere, attraverso a mostra Luminosità millenaria ‘Nagion & Ottcil’ — Risplende sull’Italia Arte della Lacca Coreana, la raffinata e rituale laboriosità artigianale che connota la cultura del suo paese.
Speranza del curatore, il direttore della Galleria dei Patrimoni Reali Coreani, Choi Insun, è quella che i visitatori possano apprezzare l’estetica coreana per sviluppare una genuina comprensione fra i nostri Paesi. Il messaggio e l’invito sono stati accolti da Roberto Libera, direttore del Museo Diocesano di Albano, che ospita la mostra, proveniente dall’Istituto Culturale Coreano in Italia, per dar vita ad un dialogo tra la pittura e le opere di arte sacra, che caratterizzano il museo, e le sculture in lacca madreperla, come momento di fusione tra i differenti linguaggi dell’arte, dei tempi, delle culture.
È auspicio dei direttori che la mostra possa dare impulso finalizzato a uno scambio più vivace fra il mondo dell’artigianato italiano e coreano. Il dott. Libera si è avvalso, per il progetto allestito di questa mostra, della preziosa collaborazione della critica d’arte Vittoria Biasi.
Espongono le proprie opera gli artisti Kang Jungjo, Guk Seungcheon, Kwon Yeongjin, Kim Myeongcheol, Gim Sangsu, Kim Sung-ho, Kim Yongdo, Kim Uiyong, Kim Jongryang, Helena Kim (Kim Ju), Hwang Soonja, Park Gang-yong, Park Yeongmi, Bae Keumyong, Soon Daehyun, Bae Youngdal, Yang Yoojeon, Oh Wangtaek, Yoo Jian, Lee Yongsun, Lee Jongyoun, Lee Hayoung, Lee Hyungman, Im Choonghue, Jung Soo-hwa, Choi Sang-hoon, Choi SeokHyun, Choi Seontae, Choi Jongkwan, Choi Taemun, Choi Taehwa. Gli oggetti esposti, provenienti per la maggior parte dalla Galleria Dei Patrimoni Reali Coreani, raccontano la storia dell’arredo e l’importanza del rapporto, per la famiglia coreana, con alcuni oggetti appartenenti alla cultura tradizionale.