Lettera al clero, 4 maggio 2011

Al tutto il Clero della Diocesi di Albano

                Carissimi,

                               in allegato a questa mia trovate una mia riflessione sul Beato Giovanni Paolo II e una notificazione con la quale, in rispetto del Decreto emanato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per la Santa Messa di ringraziamento al Signore nella Diocesi di Albano si fissa la Domenica 18 settembre p.v. In questi giorni, poi, presenterò alla Santa Sede la domanda scritta che nella Diocesi Suburbicaria di Albano la memoria del nuovo Beato, fissata al 22 ottobre, sia fissata come «memoria» (obbligatoria).

In questi giorni, poi, d'intesa con gli Uffici pastorali diocesani è stato messo a punto il tema del prossimo Convegno Pastorale Diocesano 2011, già in calendario per i giorni 6, 7 e 8 giugno p.v. Esso avrà come oggetto di studio e di riflessione l'Iniziazione cristiana e per l'argomento generale è stato scelto il titolo: Iniziare alla vita buona del Vangelo. Domando di sensibilizzare fin da ora gli operatori pastorali e di mettere in agenda la propria partecipazione.

È, infine, sicuramente a tutti noto che è in corso di discussione alla Camera una proposta di legge sul «fine vita» (DAT = Dichiazioni Anticipate di Trattamento) riguardo alla quale si sono levate anche da ambito cattolico diverse voci di sostegno, tutte centrate sulla necessità, nel nostro Paese, di questa legge. In proposito, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale ita­liana, rifacendosi al costante magistero pon­tificio, ha recentemente dichiarato: «La legge che sta per essere discussa alla Camera non è una legge “”cattolica””. Semplicemente rap­presenta un modo concreto per governare la realtà e non lasciarla in balia di sentenze che possono a propria discrezione emettere un verdetto di vita o di morte. I malati termina­li rischierebbero di essere preda di decisio­ni altrui. Precisare poi che l'alimentazione e l'idratazione non sono terapie, ma funzioni vitali per tutti, sani e malati, corrisponde al buon senso dell'accudimento umano e pongono un limite invalicabile, superato il quale tutto diventa possibile».

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04-05-2011