«“Chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?”. E cercava di vederlo». Cosa spinge Erode a cercare di vedere Gesù, a rendersi conto di chi egli sia? A cosa gli serve? In effetti, lo incontrerà più tardi, durante la passione ma, chiuso nel proprio peccato, non riuscirà a capire nulla di Lui. E noi come cerchiamo il Signore?
“Entra nell’intimo della tua anima, escludi tutto tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo e, richiusa la porta, cercalo. O mio cuore, di’ ora con tutto te stesso, di’ ora a Dio: cerco il tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco. Orsù dunque, Signore Dio mio, insegna al mio cuore dove e come cercarti, dove e come trovarti. Che cosa farà il tuo servo tormentato dall’amore per te e gettato lontano dal tuo volto? Insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco: non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti, che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti” (dal Proslògiondi sant’Anselmo).