21 novembre 2015

 

            Oggi la Liturgia ci invita a guardare alla piccola fanciulla di Nazareth, “presentata al Tempio”, nella sua dedizione a Dio fin dall’infanzia. Ognuno di noi è sgorgato dal Cuore del Padre, come un “tu” a cui si  rivolge chiedendo di essere amato “liberamente”, Maria è la creatura che ha risposto in pienezza al Suo amore, per questo è detta “Beata”. La sua grandezza è da ricercarsi, più che nella maternità divina, nel suo farsi “discepola”, nel suo essere “figlia”, come cantava Dante: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio”, una via di felicità che Gesù ha aperto a tutti noi. Maria è il modello di ogni cristiano, in particolare, di tutte le sorelle di vita contemplativa, come la Chiesa oggi ci ricorda, dedicando per loro questa giornata di preghiera.  Esse, con la loro vita vissuta totalmente per Dio e per i fratelli, a contatto vivo con la sua Parola, come “Sentinelle del mattino che vegliano  e scrutano nell’oscurità degli eventi umani i germi di novità del Regno, suscitati dallo Spirito, annunciano – come Maria – l’Aurora del nuovo Giorno”.