L’episodio della vedova che getta due monetine nel tesoro del tempio è posto all’inizio del cap. 21di Luca in cui vengono narrati gli ultimi tempi prima del ritorno del Figlio dell’uomo, a cui segue il cap. 22 dove ha inizio la narrazione della passione di Gesù. Ci piace pensare che non a caso questo racconto sia collocato in questo punto. La vedova dona tutto riponendo ogni fiducia nel Signore. Lei sa che Lui avrà cura di lei, crede che c’è un Padre buono a cui può dare fiducia perché non la deluderà, non teme per il domani, anzi è certa che le sue mani chiuse potevano trattenere solo quei due spiccioli, ora le sue mani aperte, perché vuote, potranno accogliere molto di più. L’amore che spinge la vedova a questo gesto umanamente insano è figura dell’amore che spingerà Gesù a rimettere la propria vita nelle mani del Padre. La via per entrare nella gloria è una via accessibile solo a chi si fa come un bambino, il quale non si preoccupa di se stesso,ma è sereno come un bimbo in braccio a sua madre.