Poche battute per presentare l’“accidia” di una generazione che rimane indifferente a ogni richiamo della grazia. Come si arriva a questo punto lo dice Isaia: «Se avessi prestato attenzione ai miei comandi…», paragonando la grazia di Dio al flusso di un fiume e allo scorrere sempre nuovo delle onde del mare.Al contrario, l’infedeltà che ci fa dis-attendere Dio ci rende apatici, inebetiti, fermi come una pozza d’acqua.
E, in tutto questo, sorprende vedere come ancora la grazia di Dio ci superi. Il «ma»a chiusura del brano segna un’inversione di rotta: è l’invito a contemplare la «sapienza giusta» di un Dio che non si lascia condizionare dal nostro peccato, un Dio fedele più grande di noi, che continua ad amarci e a desiderare ostinatamente la nostra salvezza.