Gesù manda altri settantadue discepoli, a due a due, a guarire i malati e ad annunciare loro che è vicino il regno di Dio. Lui vuole che tutti siano salvi, che tutti siano felici. Tutti siamo chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Dio rivela la sua forza, proprio amando tutto e tutti, in una paziente attesa della conversione di ciascuno, Lui desidera solo averci come figli. Solo chi è davvero potente può sopportare il male e mostrarsi compassionevole, solo chi è veramente potente può esercitare pienamente la forza dell’amore che tutto spera, tutto copre, tutto sopporta. Essere discepoli di Gesù significa allora non lasciarsi affascinare dalla logica mondana del potere, ma portare nel mondo, lì dove viviamo, la luce della verità e dell’amore. Fare la strada con il Maestro, stare con Lui, e come Lui “prendere su di sé” il male che, non restituito, perde la sua potenza di contagio. Questa è la forza dell’amore, questa è la nostra missione!