“Si recò al sepolcro… quando era ancora buio”.
Il giorno di Pasqua è il più grande perché registra la più potente esplosione di vita, è tempo di luce e di una speranza che spalanca gli spazi all’infinito, oltre il grigiore e il buio delle nostre logiche umane. I primidiscepoli che vanno verso quel sepolcro camminano solleciti, ma nel buio, il loro è un andare senza speranza, senza capire, non avevano ancora compreso le Scritture. Solo il discepolo che Gesù amava annota l’evangelista: vide e credette! Si vede davvero solo con la fede, perché questo è lo sguardo più profondo del cuore. Cristo, nostra speranza, è risorto per rimanere in mezzo a noi fino alla fine dei tempi!