9 marzo 2025

Prima domenica di quaresima

 

«Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato» (Lc 4, 13).

 

Neanche per Gesù è stato facile. Il diavolo, nel deserto, nelle tentazioni, gli ha fatto vedere altre strade, ma non si trattava della volontà del Padre e lui lo ha respinto. Lo stesso accade quando Gesù non viene capito e lo lasciano; tanti discepoli se ne vanno perché non capiscono com’è la volontà del Padre, mentre Gesù prosegue nel fare questa volontà. Una fedeltà che ritorna anche nelle parole: «Padre, sia fatta la tua volontà», pronunciate «prima del giudizio», la sera in cui pregando nell’orto chiede a Dio di allontanare «questo calice, questa croce. Gesù, soffre tanto. Ma dice: «che sia fatta la tua volontà». Questo è il cibo di Gesù, ed è anche la strada del cristiano. Lui ci ha fatto strada per la nostra vita, e non è facile fare la volontà di Dio, perché ogni giorno ci presentano su un vassoio tante opzioni: fa’ questo che va bene, non è male. Invece bisognerebbe subito chiedersi: È la volontà di Dio? Come faccio per compiere la volontà di Dio? La preghiera per voler fare la volontà di Dio e la preghiera per conoscere la volontà di Dio. E quando conosco la volontà di Dio, anche una terza preghiera: per realizzarla. Per compiere quella volontà, che non è la mia, ma è quella di lui» (Omelia Santa Marta, 27 gennaio 2015).

 

Interrogativi:

Pregare e chiedere la grazia di voler fare la volontà di Dio. Successivamente occorre anche domandarsi: Io prego che il Signore mi dia la voglia di fare la sua volontà? O cerco i compromessi, perché ho paura della volontà di Dio? (Omelia Santa Marta, 27 gennaio 2015).