“…sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza”.Per molti di noi quanto ci propone oggi la Parola può apparire una realtà molto lontana dalla nostra quotidianità, qualcosa che riguardava i primi cristiani. Ma proprio oggi, 8 luglio 2016 tanti nostri fratelli e sorelle sono costretti a lasciare le loro case, il loro paese, le persone care, a causa del nome di Gesù. La Chiesa è un corpo, una famiglia, non possiamo far finta di nulla. A noi forse non sarà chiesto di versare il sangue, maè chiesta forseuna maggiore coerenza nella vita “ordinaria”, senza dimenticare chi invece sta rischiando la vita. Per questi nostri fratelli possiamo pregare, offrire e lasciare che l’Amore ci suggerisca le modalità per essergli accanto. “Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”.