“Ecco lo sposo, uscite per l’incontro con lui”.
Papa Francesco ama molto il termine uscita che caratterizza in modo particolare il nostro essere cristiani. Gesù è “uscito” dal seno del Padre per essere in mezzo a noi, uno di noi. E così anche noi siamo chiamati ad “uscire” da noi stessi, dal nostro egoismo che ci tiene chiusi dentro, per andare verso l’Altro e verso gli altri, perché è solo nell’incontro, nel dono sincero di sé che c’è vita.
Basta pensare all’acqua che quando è ferma, “chiusa”, ristagna ed è senza vita. Mentre quando esce dalla sorgente, quando va per le valli, porta in sé e intorno a sé vita.
“Seguire, accompagnare Cristo, rimanere con Lui esige un “uscire”. Uscire da se stessi, daun modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio. Dio è uscito da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto la sua tenda tra noi per portarci la sua misericordia. Anche noi, se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, dobbiamo “uscire”. Ricordate bene: uscire da noi, come Gesù, come Dio è uscito da se stesso in Gesù e Gesù è uscito da se stesso per tutti noi”(Papa Francesco – Udienza generale, 27 marzo 2013).