“Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava”.Gesù aveva i suoi luoghi per pregare: la riva del lago, il deserto, la montagna, il giardino degli ulivi.Sono importanti le soste, fatte di silenzio e ascolto; anzi sono necessarie per “metterci in sintonia” con il Mistero che ci abita: lo Spirito Santo.
Pregare non significa esercitare su Dio il nostro potere, ma sottoporci al suo potere amoroso: sia fatta la tua volontà. Dio ascolta sempre la nostra preghiera, ma ascolta secondo il suo disegno di amore che a volte rimane per noi misterioso. Il vero miracolo non è tanto che si realizzi quanto io chiedo, ma che io accolga quello che accade. Può accadere anche che la malattia non scompaia, ma dandole un significato nella fede posso assumerla. Quella ferita diventa una feritoia da cui può entrare la luce della grazia.