“Il mistero della croce”
Di fronte all’annuncio della passione e morte di Gesù i discepoli sono colti da paura e smarrimento. Non si tratta solo di comprendere con la mente il mistero della croce, ma di accogliere ciò chenon possono mai capire fino in fondo. Com’è vero, anche per noi, questo! Ma, se questo è difficile umanamente, non è però impossibile, perché Gesù, per primo, prima di essere “consegnato nelle mani degli uomini”, si è consegnato liberamente, come dice S. Paolo: “ha consegnato se stesso per me”. Gesù invita i suoi discepoli, e noi oggi, ad abbandonare i sogni e i progetti di grandezza, per entrare, nella logica della sua umiliazione,attraverso il servizio umile e discreto reso ai fratelli. Egli non percorre altre strade e non assume altri volti, ed è significativo il suo gesto di prendere un bambino e di metterlo al centro. Accogliere un bambino, cioè gli ultimi, è mettere al centro della nostra vita Dio, che si affida a noi e chiede anche a noi di affidarci al suo amore.