“Accogliere il Regno di Dio come un bambino”
Quante volte capita anche a noi di fare gli stessi gesti di Gesù verso i bambini: posare la mano sulla loro fronte in segno di benedizione o abbracciarli con tenerezza in segno di accoglienza, amore, protezione! La fragilità di un bambino ridesta in noi la vulnerabilità del nostro essere creato, della nostra esistenza paragonabile al piccolo fiore del campo che spunta al mattino e alla sera già non c’è più. La nostra vita non è che un soffio, ma quanto è preziosa per l’amore di Dio che può contenere! In nessun altro essere vivente Dio ha riversato la sua eternità, dando la capacità di amarlo e di lodarlo. Il soffio di un vento può eliminarci, ma l’amore di Dio rimane per sempre in noi e un solo attimo del nostro vivere è a Lui presente. Dio ha già contato i nostri giorni, siano essi il bel dono, custodito con cura, da offrire con la semplicità dei bambini, sempre pronti e disponibili ad accogliere la parola di vita, che ci apre le porte del Regno dei cieli.