sabato della XIV settimana del tempo ordinario
Mt 10, 24-33
Sempre continuando il discorso sulla missione, Matteo unisce in questo brano diverse parole da Gesù dette in circostanze diverse e con diverse motivazioni. La “teologia” della missione, comprende una riflessione sulla necessità della lotta e della persecuzione, sulla solidarietà che deve unire maestro (Gesù) e discepolo (il missionario) nell’annuncio del messaggio, sulla fiducia nella protezione divina, ed infine sulla ricompensa che seguirà. La parola di Gesù “Gridatelo sui tetti” si riferisce al fatto che il lieto annuncio è per tutti gli uomini nessuno escluso, ma anche al coraggio, alla franchezza dei missionari nel predicare, senza paura, disposti a dare la vita. Gli apostoli, questo lo potevano fare perché realmente per loro la parola di Gesù era stata un annuncio di liberazione: non lo facevano “per dovere”, ma perché sentivano il bisogno di dare a tutti ciò che essi avevano ricevuto. Per me, il vangelo è stato, è annuncio di liberazione? E allora perché non “grido” sui tetti una cosa così straordinariamente bella? Non sarà che “onestamente” devo riconoscere di non avere il coraggio di parlarne con gli altri perché in fondo in fondo, io di “liberazione” non ne ho avuto alcuna esperienza? Ci devo riflettere seriamente
p style=“text-align: right;”A cura di don Gian Franco Poli