venerdì San Luigi Gonzaga
Mt 6, 7-24-34
Siamo ancora nel Discorso della Montagna: qui abbiamo due insegnamenti eterogenei, unificati però dall’idea di una vita totalmente orientata a Dio. Gesù mette in guardia dall’attaccamento alle ricchezze e dalla brama di possesso e denuncia la stoltezza di consumare l’esistenza per accumulare cose che non possono dare quello di cui tutti hanno bisogno e che solo una vita orientata a Dio dà infallibilmente. La frase finale dice proprio questo: se il tuo tesoro è Dio, il tuo cuore riposa in Dio; se sono le ricchezze che possiedi, ti accorgerai che non ne valeva la pena. L’occhio “semplice” o “sano”, opposto a quello “malato” o “cattivo” indica l’integrità della persona il cui sguardo è rivolto solo a Dio e alla sua volontà. Dio è la luce che illumina ogni uomo: l’uomo puro di cuore, orientato totalmente a Dio, riflette fin da ora la luce divina e la irradia attorno a sé. Sono di fronte a due specchi. Che immagine di me mi rimandano?
p style=“text-align: right;”A cura di don Gian Franco Poli