10/05/2024 – Sabato 11 maggio, vigilia della festa di San Pancrazio martire – patrono della diocesi di Albano e della città di Albano laziale – il vescovo Vincenzo Viva celebrerà la Messa delle 18 in Cattedrale con i cresimandi della Chiesa albanense che, da lì a poche settimane, riceveranno il sacramento della Confermazione. Una bella occasione per conoscere la figura del giovane santo, martirizzato secondo la tradizione il 12 maggio del 304, all’età di 14 o 15 anni, e indicato come esempio di fede salda in Gesù e di testimonianza coraggiosa.
«Ogni anno, in questo periodo – dice don Adriano Paganelli, direttore dell’ufficio Catechistico diocesano – la diocesi di Albano si immerge in un’atmosfera di profonda devozione per celebrare la solennità di san Pancrazio martire e la ricorrenza, che coincide anche quest’anno con la “Festa dei cresimandi”, assume un significato speciale, intrecciando la venerazione per il giovane santo con la rinnovata fede dei nuovi discepoli di Cristo. La presenza dei nostri cresimandi, insieme al vescovo Vincenzo, sarà un momento di profonda spiritualità che culminerà nella solenne celebrazione eucaristica. I due eventi, la solennità di san Pancrazio e la festa, si intrecciano indissolubilmente, creando un connubio di fede, gioventù e tradizione e testimoniano la vitalità e la ricchezza della fede cristiana».
In preparazione all’appuntamento, il vescovo Vincenzo Viva ha scritto e inviato – tramite i catechisti – una lettera agli stessi cresimandi, pregustando la gioia dell’incontro di sabato prossimo. «Con grande gioia e attesa – ha esordito il vescovo – vi scrivo in vista del nostro incontro. Immagino che il tempo che state vivendo sia molto complesso e ricco di impegni ed è anche il tempo del passaggio in cui avete lasciato la vostra infanzia per entrare nell’adolescenza. Per questo desidero scrivervi questo messaggio, perché il sacramento della Confermazione che riceverete rappresenta un dono inestimabile, un momento di profonda rinascita spirituale e un vero aiuto nella vostra vita. Gesù, con i doni dello Spirito Santo, può aiutarvi. Basta solo chiederglielo e i doni dello Spirito Santo vi renderanno più forti e coraggiosi, pronti ad affrontare le sfide del mondo con la luce della fede che vi guida». Quindi, Viva ha esortato i cresimandi a lasciarsi plasmare dallo Spirito Santo: «Da questa fiamma – ha proseguito il presule – che non brucia. Permettete al suo calore di illuminare la vostra mente e di rafforzare la vostra anima. Lasciate che vi insegni a dialogare con Gesù, aprendo qualche volta il Vangelo e provare a entrare nell’esperienza che hanno vissuto tutti quelle persone che Gesù ha amato, perdonato e compreso e alle quali ha parlato. Provate a mettervi al loro posto domandandovi come avreste reagito; provate a pensare alle parole di Gesù e a cosa suscitano in voi quelle parole». Infine, l’invito a considerare la Cresima non un traguardo, ma un punto di partenza: «È l’inizio – ha concluso il vescovo – di un’avventura entusiasmante, un viaggio di scoperta e di crescita nella fede. Siate allora pronti a mettervi in gioco, a vivere con entusiasmo e impegno la vostra vocazione cristiana».