Gesù, il Giusto, è circondato dai suoi persecutori. E proprio in quest’ora di grande solitudine e presagio di Passione, manifesta il suo amore per i fratelli, prendendo su di sé con profonda mitezza il peccato di noi tutti.
«Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Quando tutto sembra perduto, ecco nasce la speranza. Quando la notte ti avvolge, ecco sorge l’aurora. Quando la paura della morte piomba sull’anima, ecco, una luce si accende… nuovo inizio, nuova creazione… «Neanch’io ti condanno. Va’ e d’ora in poi non peccare più».
Come la donna peccatrice, rimaniamo anche noi, da poveri, davanti al Signore, lasciandoci penetrare dal suo sguardo misericordioso per ricevere il suo perdono ed essere rinnovati dal suo amore.