mercoledì – Sant’Ireneo vescovo e martire
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello» (Mt 7, 15-20).
L’avvertenza contro i falsi profeti, lupi travestiti da agnelli, scaturisce dal fatto che nelle prime comunità cristiane (ed anche adesso!) possono esserci persone che illudono i fedeli in vista di benefici personali: interessi materiali, vanità, desiderio di potere, affermazione di prestigio e simili. In certi gruppi o movimenti non mancano persone esaltate: sono falsi profeti! Vero profeta è colui o colei che parla solo a nome di Dio non a nome proprio, propone la volontà di Dio non la propria, diventa “trasparente” alla Parola…… Al tema dei falsi profeti, Matteo ha associato quello dell’albero e dei frutti. L’immagine del frutto, applicata alla situazione umana indica il comportamento concreto dell’uomo, sia nelle sue azioni che nelle sue parole, comportamento che permette di discernere o riconoscere, in questo caso, se l’attività dei profeti è autentica. Mi devo fare due domande: tendo a imporre la mia visione esclusiva, a far passare la mia volontà per volontà di Dio? Come reagisco con gli eventuali falsi profeti?
A cura di don Gian Franco Poli