lunedì della VI settimana di Pasqua
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto». (Gv 15,26-16,4a)
Alla vigilia della Passione gli Apostoli sono ancora incapaci di cogliere pienamente la forza delle Parole di Gesù. Ma Gesù, che conosce la fragilità dei discepoli, come la nostra, avvisa, precede sempre! Annuncia e promette la venuta dello Spirito Santo, il “Paràclito”, parola greca che significa ad-vocatus (chiamato-presso), ossia colui che parla prima, difende, custodisce, rende capaci di dare testimonianza.Lo Spirito, inviato dal Padre e dal Figlio, è dono d’Amore che rende viva la memoria di Dio quando l’uomo, di ieri e di oggi, l’accoglie nel cuore, e lo rende capace di osare, rischiare, “testimoniare”con la propria vita ciò che annuncia. E prima o poi giunge, per il discepolo di ogni tempo, l’ora di percorrere la strada “martiriale” che lo associa all’ora delsuo Maestro. L’Amore è così: vuole tutto. Solo questa follia si rivela essere la vera sapienza!
«Lo spirito è l’anima della Chiesa. Egli dà la vita, suscita i differenti carismi che arricchiscono il popolo di Dio e, soprattutto, crea l’unità tra i credenti: di molti fa un corpo solo, il corpo di Cristo. Tutta la vita e la missione della Chiesa dipendono dallo Spirito Santo; Lui realizza ogni cosa». (Papa Francesco).
A cura di Maria Massimiani, Ov