III settimana di Pasqua
Ritroviamo nella prima lettura odierna, una figura che abbiamo già incontrato precedentemente nel martirio di S. Stefano: Saulo. Fariseo, romano di adozione, spietato persecutore della chiesa primitiva cristiana. Avviatosi verso la via di Damasco, fa l’incontro con il Cristo Risorto. È interessante la domanda che Gesù gli pone: “Saulo, Saulo perché mi perseguiti?”. Evidenzia come noi siamo le Sue membra e come Egli soffre in noi. Accecato, caduto da cavallo, Saulo incontra Anania che lo guarisce dalla sua cecità e lo battezza. Saulo da feroce oppressore dei cristiani, diventa Paolo, il più piccolo degli apostoli. In una delle sue lettere paoline, affermerà che non è degno di essere cristiano e che Dio gli ha usato misericordia. La Sua conversione è speranza e monito per ciascuno di noi, nel perseverare nella sequela verso Gesù. Dio non ci abbandona e opera nelle nostre esistenze anche quando tutto sembra perduto. Gesù nel vangelo di Giovanni nella sinagoga di Cafarnao prosegue con i giudei, il discorso sull’importanza dell’Eucaristia, come cibo spirituale per la vita eterna. Egli sulla croce ha donato tutto sé stesso: corpo e anima, sangue e divinità per amore dell’umanità.
A cura di Sandra Armini, Ov