Giovedì fra l’ottava di Pasqua
Lc 24,35-48
«Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Gesù insiste, osa, scuote, obbliga. Guardate, toccate, vedete. Ma è un po’ di pesce arrostito condiviso a convincerli. Un gesto di assoluta concretezza. Solo nei colori, nei suoni, negli odori, nei ricordi, possiamo riconoscere il Risorto. È concreta la fede. Fatta di sudore e sangue. (P. Curtaz)
A cura di Gloria Conti, Ov