Dopo la risurrezione i discepoli rimasero disorientati. Precedentemente conoscevano i luoghi dell’incontro con Gesù: l’orto degli ulivi, Betania, Cafarnao … bastava mettersi sulle sue tracce (Mc 1,35-36) e lo trovavano subito. Ma adesso che il suo corpo non si trova più: dove incontrarlo? Potremmo dire ai due discepoli diretti ad Emmaus: “Avete camminato un pomeriggio intero con lui, vi ardeva il cuore in petto per la sua presenza e non vi eravate accorti che era il Signore?”.
Per riconoscerlo abbiamo bisogno di occhi nuovi, quelli della fede, diun cuore nuovo capace di vederlo. Egli si mostrerà sul volto di ogni persona che incontriamo, si nasconde nella più banale circostanza della vita, ci è accanto in ogni nostra giornata. Noi lo cerchiamo altrove perché il luogo nel quale ci troviamo sembra troppo ordinario. Possibile che Dio si rende presente proprio qui, nella vita di ogni giorno, così monotona e nei soliti posti del consueto lavoro, del nostro muoverci ed abitare? I luoghi e le modalità dell’incontro non li decidiamo noi, li sceglie Dio. Dio ci attende nella quotidianità e nell’ordinarietà della vita. Spesso egli si fa trovare proprio là dove non si sperava che stesse. (Guglielmo di Saint-Thierry)