Mt 7,21.24-27
Quante volte anche la nostra preghiera rischia di essere semplicemente un dire “Signore, Signore” senza però comprometterci con questo Signore e senza lasciarci cambiare il cuore. Pregare così è costruire sulla sabbia che è un terreno simbolo di mutevolezza, d’incostanza, di pericolo di instabilità. “Fare la volontà del Padre” è invece ascoltare la sua voce, lasciare che la relazione con lui trasformi il mio cuore, il mio sguardo, i miei pensieri. Questa preghiera diventa così la roccia della nostra vita e ci permette di affrontare ogni avversità con costanza e perseveranza, con una volontà salda e una pace interiore. Come buoni costruttori della nostra vita andiamo incontro a colui che è la “pietra angolare” e accogliamolo con sincerità affinché non diventi mai per noi “pietra d’inciampo”.