29/04/2022 – Si è svolto mercoledì 27 aprile, nel Seminario vescovile, un incontro introduttivo per l’avvio, anche nella diocesi di Albano, del progetto “Una firma X unire” del Servizio nazionale per la promozione al sostegno economico della Chiesa Cattolica, di sensibilizzazione sulla scelta di destinare l’8xMille alla Chiesa cattolica.
All’appuntamento, organizzato dal responsabile diocesano del Sovvenire, Antonello Palozzi, hanno preso parte il vescovo Vincenzo Viva, i parroci delle comunità scelte per iniziare il progetto, insieme ai diaconi e ai referenti parrocchiali dell’8xMille. Questi dovranno costituire un’equipe di lavoro in parrocchia per permettere a quei contribuenti che dispongono del modello CU (Certificazione unica), ma che non sono tenuti all’obbligo della dichiarazione dei redditi di poter esprimere la preferenza di destinazione dell’8xMille alla Chiesa cattolica. «È un progetto – ha detto il vescovo Viva – che richiede consapevolezza e coinvolgimento. Consapevolezza che la situazione degli ultimi anni vede la Chiesa cattolica italiana penalizzata, perché soprattutto i giovani tendono a non firmare, e la diminuzione delle risorse penalizzerà soprattutto per le opere di carità e per l’edilizia di culto. Qui in diocesi di Albano la Caritas è molto attiva e organizzata, ci sono molte opere segno, come la casa per padri separati a Tor San Lorenzo, e altre in arrivo, come il dormitorio per senza tetto a Torvaianica. Sono opere che ci qualificano di fronte al mondo, ma che incontreranno inevitabili difficoltà. Anche la situazione del sostentamento del clero sarà penalizzata. Da questa presa di coscienza, occorre attivarci con entusiasmo per il sostentamento delle nostre comunità. Educhiamoci a dare».