Mc 1,40-45
Israele riceve una sconfitta tremenda davanti ai nemici e si chiede perché il Signore lo abbia permesso. Domanda giusta, che però non ha un buon seguito: «Andiamo a prenderci l’arca dell’alleanza (…) perché ci liberi dai nemici». Come a dire: ora ci penso io… Dio ci deve salvare! Quanto è diverso, invece, nel Vangelo l’atteggiamento del lebbroso. Anche lui si sente “perdente”, ma dal basso della sua prostrazione («in ginocchio») grida a Gesù: «Se vuoi, puoi purificarmi». È l’umiltà di chi riceve il dono della salvezza senza la pretesa di possederlo; l’umiltà di chi accetta la debolezza nella propria vita e la consegna a Dio perché ne abbia cura.