12/10/2021 – Il logo del Sinodo, realizzato dalla francese Isabelle de Senilhes, grafica freelance e addetta alla comunicazione, è caratterizzato da un grande albero maestoso, pieno di saggezza e di luce, che raggiunge il cielo: segno di profonda vitalità e speranza, esprime la croce di Cristo. Porta l’Eucaristia, che brilla come il sole, mentre i rami orizzontali aperti come mani o ali suggeriscono, allo stesso tempo, lo Spirito Santo. Il popolo di Dio è rappresentato in movimento, in riferimento diretto all’etimologia della parola sinodo, che significa “camminare insieme”. «Le persone – si legge nella spiegazione del logo – sono unite dalla stessa dinamica comune che questo Albero della Vita respira in loro, da cui iniziano il loro cammino. Queste 15 sagome riassumono tutta la nostra umanità nella sua diversità di situazioni di vita, di generazioni e origini. Questo aspetto è rafforzato dalla molteplicità dei colori brillanti che sono essi stessi segni di gioia. Non c’è gerarchia tra queste persone che sono tutte sullo stesso piano: giovani, vecchi, uomini, donne, adolescenti, bambini, laici, religiosi, genitori, coppie, single; il vescovo e la suora non sono davanti a loro, ma tra di loro». I bambini aprono il cammino, seguiti dagli adolescenti, in riferimento alle parole di Gesù nel Vangelo di Matteo: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt 11,25). «La linea di base orizzontale: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” – si legge ancora – corre da sinistra a destra nella direzione di questa marcia, sottolineandola e rafforzandola, per finire con il titolo “Sinodo 2021 – 2023”: il punto più alto che sintetizza il tutto».