All’inizio del mese missionario torniamo alla “fonte” di ogni nostro impegno, alla preghiera contemplativa davanti a Gesù Eucarestia, principio e fine del nostro essere missionari. Vogliamo farlo con uno sguardo particolare, rivolto ai poveri, coloro che nel corpo e nell’anima sono considerati tali. Ecco allora l’invito per ciascuno di noi ad essere uomini e donne che sanno farsi compagni di viaggio di qualunque fratello e sorella, poveri come loro, ma uniti per accogliere il dono dell’Amore che libera il cuore. Sosteniamo in particolare con la preghiera le nostre sorelle e fratelli che vivono la missione in terre lontane segnate dalla povertà e dalle ingiustizie.