san Giovanni Crisostomo Lc 7,1-10
Il centurione che incontriamo oggi nel Vangelo sembra incarnare bene le parole di S. Paolo nella prima lettura: “…si facciano domande, suppliche, preghiere, ringraziamenti”. Egli non si sente degno di accostarsi a Gesù e manda prima “alcuni anziani dei Giudei” e poi “alcuni amici” per chiede la guarigione del suo servo. Questo centurione pagano ci svela così la preziosità della preghiera di intercessione. Siamo chiamati ad “allargare” la nostra preghiera dal particolare, che possono essere le nostre necessità o le persone che amiamo, per arrivare al mondo intero, ai fratelli e sorelle che sono sparsi nel mondo e che attendono, come il servo del Vangelo, che qualcuno parli di loro a Gesù perché raggiungano la salvezza e la conoscenza di Colui che è la Verità di ogni vita.