San Giuseppe, solennitàMt 1,16.18-21.24a
Dalla Lettera apostolica Patris Corde di Papa Francesco.
«Dopo Maria, Madre di Dio, nessun santo occupa tanto spazio nel magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo. I miei predecessori hanno approfondito il messaggio racchiuso nei pochi dati tramandati dai Vangeli per evidenziare maggiormente il suo ruolo centrale nella storia della salvezza […]. Al compiersi dei 150 anni dalla sua dichiarazione quale patrono della Chiesa Cattolica (1870) vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali su questa straordinaria figura tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi. […] In mezzo alla crisiche ci sta colpendo, possiamo sperimentare che le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni che non compaiono nei titoli dei giornali […] ma, senza dubbio, scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermieri, volontari… Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza […]. Tutti possono trovare in San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta, nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in “seconda linea” hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza».