San Lorenzo, martire Gv 12,24-26
In questi mesi difficili ci siamo ritrovati un po’ come il chicco di grano: caduti nella terra, in attesa di veder nascere un frutto… La natura ci insegna che non basta seppellire un seme perché nasca qualcosa; bisogna che questo seme si apra, accetti di “morire”, si lasci disfare. Forse come umanità ci sta mancando proprio questo. Abbiamo creduto (lo crediamo ancora) che il segreto per vivere bene sia rimanere sempre “a galla”, impermeabili ai mali che ci toccano. Resilienti sì, ma impermeabili no! La resilienza ha la perseveranza del seme che sottoterra conserva la propria vita donandola, e lo fa «con gioia», pur nella difficoltà. Questo forma, matura. Dobbiamo lasciare che anche il male ci cambi, ma che ci cambi in meglio e non in peggio. Il martire san Lorenzo oggi ci ricorda la resilienza del chicco di grano.